PIERRE GUILLAUME-20.1 Sorong
€ 165,00
Pierre Guillaume 20.1 Sorong Eau de Parfum 100 ml è un profumo legnoso unisex.
Tra tutti i materiali, l’incenso è senza dubbio, per la sua storia e per i simboli religiosi che vi sono associati, quello che affascina maggiormente il profumiere. Il suo odore legnoso, minerale e leggermente speziato conferisce una dimensione mistica, un aspetto sacro a qualsiasi composizione. Nell’antichità era considerato più prezioso dell’oro e le vie dell’incenso dai regni arabi alle porte dell’Indonesia hanno contribuito alla fortuna di intere civiltà. Nel 2009 ho composto un incenso vegetale fresco in cui l’animalità del legno di aloe rispondeva all’amarezza della corteccia di china. L’ho chiamato ”L’eau Guerriere” (Acqua Guerriera), ricordando che le antiche cerimonie divinatorie, basate sull’incenso, erano spesso utilizzate per prevedere l’esito delle manovre militari… Dieci anni dopo, eccomi di nuovo sulla strada dell’incenso con come punto di partenza un materiale straordinario, ispirato ai fumi di combustione dei trucioli di oud dell’Indonesia: il Legno di Kyara.”.
– IL PROFUMO: Allo stesso tempo minerale e bruciante il suo profumo, 20.1 Sorong Eau de Parfum 100 ml è un ”fumo animalizzato” e accordarlo alla resina dell’incenso mi è sembrato un’ovvietà. Benzoino, Ciste, Elemi, Fieno greco, Cipresso, Gaiac, Iris, Labdano, Patchouli, Fava Tonka, Zenzero e Nagarmotha, 12 materie prime naturali sono stati gli strumenti di questa unione. Per mettere in moto e dare una scia olfattiva al ”bozzolo” legnoso-ambrato e speziato così creato, ci è voluta la potenza di un propellente a base di agrumi, zafferano e ribes nero. La natura mistica e quasi magica dell’uno risponde alla natura tecnologica dell’altro. Sorong è allo stesso tempo vibrante e monolitico. Se sembra possedere la potenza e la brillantezza di un laser, paradossalmente dà a chi lo indossa la sensazione di essere protetto da un’aura, una forza invisibile e protettiva. Sorong è un talismano, il suo sillage una corazza olfattiva.
– IL NOME: La città di SORONG è un porto marittimo in Indonesia che era coinvolto nel commercio dell’incenso con l’Oman.
Disponibile
Brand
PIERRE GUILLAUME PARIS
| Concentrazione | Eau de Parfum |
|---|---|
| Formato | 100ml |
| Genere | Unisex |
Note di Testa:Agrumi, Zafferano, Legno di Kyara
Note di Cuore:
Note di Fondo:
Genere: Legnoso
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L’Ispirazione
Es Vedra, un’isola incastonata nel Mediterraneo, dal fascino magnetico e pieno di contrasti. La leggenda vuole che si tratti dei resti della mitica Atlantide o dell’Isola delle Sirene di omerica memoria. Bellissima e suggestiva per il suo aspetto selvaggio, frammentata da rocce aspre che si contrappongono ad una vegetazione spontanea, il magnetismo e la natura di quest’isola hanno ispirato Pierre Guillaume nella creazione di Esvedra, una nuova visione del vetiver.
Il Profumo
Esvedra, un profumo in cui sfaccettature contrastanti convivono e si fondono sorprendentemente. In Esvedra gli opposti si attraggono e si amano come il verde fertile della natura quando cresce e vive sulla terra battuta dal vento e arsa dal sole. È nel contrasto che Esvedra trova il suo giusto equilibrio. Pierre Guillaume ha creato un vetiver che, nonostante la sua impronta asciutta e penetrante, quasi arida, si unisce armoniosamente a una nota muschio poudré, soffice e impalpabile. Un vetiver irregolare, “fractale” – come lo definisce Pierre Guillaume – che si esprime con note di un verde magnetico, scie fragrantiche di sensualità e un firmamento luccicante di petit grain di limone e foglie di coriandolo. Un profumo “di rottura” che rifiuta i tre tempi di testa – cuore – fondo, scegliendo un nuovo schema olfattivo in cui tutti gli ingredienti sono riuniti nel centro della composizione.
Naso: Pierre Guillame Concentrazione 12% (2011)
«Ci sono luoghi i cui profumi vengono conservati nella memoria molto più a lungo dei paesaggi.
Quando il Giglio ragno rosso, lo Zenzero a Giglio bianco e il Frangipane sbocciano, cingendo le stradine, e il Loto si apre sui più piccoli specchi d’acqua, i paesaggi diventano a loro volta profumo. Tra i fiori di Bali, gli abitanti hanno fatto del Frangipane, l’emblema della loro isola da offrire agli dei del pantheon induista. Sensibile alle cerimonie, alle danze, alle offerte dove gli odori ed i colori si mescolano fino a diventare un tutt’uno, mi sembrava che il profumo di quei fiori raccontasse la bellezza e la diversità dell’isola.»
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