Brand
Pierre Guillaume Paris
Concentrazione | Eau de Parfum |
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Formato | 100ml |
Genere | Unisex |
Note di Testa:eucalipto, cardamomo, fiore di zenzero e legno di palissandro, sandalo, cocco, vetiver
Note di Cuore:
Note di Fondo:
Genere:
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Un profumo aromaticamente passionale, in continua oscillazione tra freschezza e calore. Selvatico e narciso, si muove virile tra note di Tabacco fresco, Canapa indiana e legni vellutati. Ha un tocco morbido sulla pelle ma diventa deciso quando invade i sensi. Rappresenta l’inizio di un nuovo modo di profumare la sensualità.
La nota agrumata di apertura del limone e quella rosata del pepe rosa danzano con l’Hedione HC regalando un candido sentore di gelsomino, mentre fiori bianchi e spruzzi marini si adagiano su un fondo ricco di muschi bianchi e di molecole affascinanti come l’Ambroxan. Molecole che aderiscono alla pelle, come un vestito, mettendo in atto uno scambio paritario: profumo e pelle, pelle e profumo.
Need_U è un profumo unisex, un messaggio d’amore senza confini, senza genere.
Kashnoir si apre luminoso e caldo, alternando sfumature fresche di agrumi a tocchi profondi di lavanda. Una partenza discreta che preannuncia un cuore ipnotico, traboccante di passione, che perdura nella sua evoluzione per moltissime ore, composto da una Assoluta di fiore d’Arancio di altissima qualità unita ad una Rosa vellutata orientale e una manciata di Coriandolo verde. È in questo passaggio che la fragranza “esplode” letteralmente, rivelando il suo lato più peccaminoso. Si uniscono a questa “liaison dangereuse” l’aroma mandorlato dell’Eliotropo e quello caldo e dorato della Vaniglia e del Benzoino, che arrotondano e addolciscono la composizione, senza riuscire ad addomesticarla, anche per colpa di una coda che incede solenne sulle note dell’essenza più pericolosa che ci sia, il Patchouli.
«In una piacevole sera d’autunno, con la luce dorata, improvvisamente il freddo mi travolse. L’inverno sarebbe entrato insieme all’alba. Aprendo la porta di casa, mi voltai per guardare un’ultima volta l’ultimo stelo dei fiori di tuberosa, dono di un’estate che si era prolungata, pensando che al mattino sarei andato a raccoglierlo per ubriacarmi qualche giorno ancora del suo odore. Da allora, in un momento in cui le luci artificiali rispondono alla notte, la tuberosa diffonde con la sua voce morbida un profumo di gelsomino, prugna e spezie. È un sussurro, come una brezza, che non stancherà. E ogni sera, verso mezzanotte, la sua voce si spegne, così che si possa aspettare lo stesso momento dell’indomani. Il suo odore è come la sua vita, programmato. C’è in questo fiore qualcosa della figura di Sheherazade che raccontava ogni sera una storia per sfuggire alla morte. Lo ha fatto così bene che la sua vicenda, ancora viva, è diventata un profumo.»